Romanzo epistolare

Gli amanti che si sfiorano - 1

Guardo al suo cospetto la Luna schiarirsi, come un granello di sabbia guarda il mare che prima o poi lo travolge. Mi manca il fiato e facci...

sabato 3 giugno 2017

Gli amanti che si sfiorano - 7

Giorno 51. Kg 45. Taglia: 36. Sei bellissima dice Carlo. Sei superbella dico io. Non avresti detto questo tu. Ci sei inevitabilmente a pranzo e a cena; ci penso e non mangio. Nemmeno un acino d’uva. Fa ingrassare dico. E Carlo mi vuole magra.

Nel cielo di ieri sera ho cercato nuove costellazioni, ma tutte narravano miti tragici. Gli astri sembravano naufragare in quel mare, ma sono stati salvati dal chiasso di una combriccola di ragazzini ebbri, alla ricerca confusionaria di se stessi. Di questa bellezza, del mare ai piedi del mio terrazzo e il cielo ad aprirmi il soffitto, non mi rimane che una breve malinconia. Te la metto per iscritto di tanto in tanto. Solo così sono sincera con me stessa.

Le foto sul comò mi guardano, segnano un orizzonte, un limite, una linea di materia non oltrepassabile. Ci siamo noi due seduti a un tavolo, tu con una polo azzurra, il baffo scurissimo come i pochi capelli rimasti, la sigaretta tra le labbra, la mano sulla mia spalla. Quasi monumentale nella tua gagliardezza. Fiero, sereno, amabile. Dicesti Ti amo per la prima volta e socchiudesti le palpebre. Poi accarezzasti le mie labbra con le tue e respiravamo con gli affanni dell’altro. Eri bellissimo. Era bellissimo. Le foto segnano una transenna, ci fermano, anestetizzano la forza del futuro e del presente.

Carlo oggi mi ha chiesto di fare sesso. Forse lo stiamo facendo troppo spesso. Mi fa male, ma è l’ordine naturale delle cose. Prima o poi tutti finiscono nel vortice della normalità. Ed è più facile persino sentirsi insulsa, perché diventa uno stato perenne, un inerme, lento, immobile, inerte morire. Solo tu mi salvavi.


Sempre tua

Lettera 6                                                              Lettera 8